Albiano Magra

Albiano si trova sulla riva destra del fiume Magra, al confine con la Liguria (zona di Belano) e lungo la strada che porta a La Spezia e in Val di Vara. In passato era un borgo murato del medioevo e faceva parte dei territori controllati dal vescovo di Luni, con i suoi statuti propri.

Nel corso della storia, Albiano e Caprigliola passarono più volte sotto il controllo dei vescovi di Luni e dei Malaspina, finché nel 1404 si allearono con Firenze, diventando un unico capoluogo insieme a Stadano. Anche in epoca napoleonica e fino all’Unità d’Italia restò comune autonomo, per poi essere unito ad Aulla nel 1870.

Il borgo originale era su una collina e ha subito molti cambiamenti, fino alle gravi distruzioni causate dai bombardamenti angloamericani nella Seconda Guerra Mondiale. Oggi si possono ancora vedere la porta e qualche dettaglio interessante.

La chiesa di San Martino

La chiesa principale è San Martino, già citata nel Duecento e costruita fuori dalle mura. Ha tre navate, ma non sono state realizzate tutte insieme: prima la centrale, poi quella di sinistra e infine quella di destra (costruita tra il 1778 e il 1782). Per questo la chiesa è un po’ asimmetrica ma comunque armoniosa. Nel 1931 venne decorata dal pittore Battistini di Fivizzano e restaurata dai fratelli Triani di Pontremoli. L’organo risale al Settecento e l’altare maggiore, in marmo, proviene da Pontremoli: fu salvato dai bombardamenti che distrussero la chiesa di San Pietro. Curioso anche il campanile, che è staccato dalla chiesa e si trova tra le case del borgo.

Il dopo guerra

Dopo la guerra il paese si è espanso nella zona pianeggiante lungo la statale per La Spezia, fino al ponte sul Magra e quasi al confine con Ceparana. Tra il 1000 e il 1300 fu importante anche il suo castello, parte del borgo murato, grazie alla posizione strategica che collegava la bassa e l’alta Val di Magra. Oggi ne restano solo i ruderi. Un tempo c’era anche una cappella dedicata a Santa Margherita, che oggi è stata trasformata in edificio civile.