Immersa nel cuore della Lunigiana, la frazione di Bigliolo custodisce un mosaico di piccoli villaggi che raccontano secoli di storia e tradizione: Castello, Pratomedici, Cadodolo e molti altri, ognuno con un’anima e un fascino particolare.
Il luogo più suggestivo è senza dubbio Castello di Bigliolo, documentato già dal XII secolo. Le sue mura medievali, ancora possenti, e i ruderi delle antiche abitazioni evocano un passato vivace, interrotto dalle distruzioni del Cinquecento ma popolato fino alla seconda guerra mondiale. Passeggiare tra questi resti significa immergersi in un’atmosfera senza tempo, unica in tutta la Lunigiana.
Il cuore pulsante della comunità è oggi Pratomedici, con le sue case antiche e la chiesa parrocchiale di Cadodolo, che conserva il calore e la semplicità della devozione locale. In ogni borgo non mancano eleganti dimore padronali e case coloniche che parlano di tradizioni contadine e radici profonde.
Sulla collina di Belvedere, lo sguardo incontra un passato ancora più remoto: qui è stata rinvenuta una statua-stele dell’età del ferro, con rare iscrizioni etrusco-leponzie, oggi conservata nel Museo di Pontremoli. Un segno che queste terre furono abitate e vissute già millenni fa.
Tra i vicoli e i crocicchi si incontrano ancora le antiche “maestà”, piccole testimonianze di fede popolare, che punteggiano il paesaggio e ne rafforzano l’anima spirituale.
Ogni anno, ad agosto, Bigliolo si anima con la festa di San Donato e con la suggestiva “Serenata di San Donato”, un rito che intreccia musica, devozione e comunità, capace di coinvolgere chiunque vi assista e di restituire l’autenticità delle tradizioni lunigianesi.