Aulla, con la sua rete di esercizi commerciali e di servizi è ancora oggi il centro più vivace della Lunigiana, così come lo fu più di mille anni fa e quando Adalberto di Toscana fondò alla confluenza tra il fiume Magra e il suo affluente Aulella un castello con case e magazzini per accogliere commerci e mercanti, ma anche un’abbazia per confortare i pellegrini della Via Francigena.
Il centro storico, quasi interamente distrutto dai bombardamenti dell’ultima guerra, conserva in
piazza Cavour il fontanone di marmo eretto nell’anno dell’Unità d’Italia, un tratto delle mura di
cinta con feritoie, il palazzo che appartenne ai Centurione di Genova, ai Malaspina e da ultimo ai governatori del duca di Modena. Del dominio modenese resta l’unico archivio notarile lasciato per legge in deposito ad un comune: circa duemila volumi di atti rogati nei territori modenesi di Lunigiana dal XV al XIX secolo.
Nelle relazioni di viaggio più antiche in riferimento alla Via Francigena, della quale fa parte, Aulla veniva indicata dall’Arcivescovo di Canterbury col nome di Aguilla, ma l’origine del nome è controversa: secondo alcuni potrebbe derivare dal latino lacus o lacuna, con il significato di “lago”, altre teorie più credibili fanno riferimento al termine al termine antico “aula” (palazzo o corte) oppure al termine dialettale ligure “ula” col significato di selva.
Il nucleo originario di Aulla sorse prima della fondazione dell’abbazia benedettina di S. Caprasio, fondata nell’anno 884 dal marchese Adalberto di Toscana, uno dei centri monastici più importanti della Lunigiana medioevale, probabilmente la famosa e potente abbazia di Lunigiana alla quale fa riferimento una novella del Boccaccio.
Gran parte delle vicende storiche di Aulla in età medievale, furono caratterizzate da queste lotte tra gli abati ed i vescovi-conti, anche a causa dell’annoso contrasto per il dominio della Lunigiana tra i Malaspina e le forze lunensi più in generale; Aulla parteggerà a lungo per i primi. Per sedare queste rivalità, Onorio III, nel 1217, intervenne sottoponendo l’abbazia di Aulla all’episcopato lunense, già saldamente affermato ad Albiano e Caprigliola.
La seconda metà del trecento e altrettanto il secolo successivo, saranno caratterizzati da una grande instabilità politica. I marchesi Malaspina ed il vescovato perderanno potere, e Aulla verrà disputata tra Firenze, Genova e Milano, desiderose di assicurarsi dei capisaldi sull’importante Via Francigena.
Da lì in avanti, Aulla conoscerà il dominio della famiglia genovese dei Campofregoso, mentre Albiano e Caprigliola, nel 1404, passeranno sotto la Repubblica di Firenze. Il feudo di Olivola si alleerà invece con i Visconti di Milano. Aulla, al tempo, era affermata quale borgo animato da iniziative commerciali, popolato da artigiani notevoli, da agricoltori e trasportatori.
Tra il 1522 e il 1525, Giovanni dalle Bande Nere dei Medici tenterà di imporre il suo dominio in Lunigiana, con l’idea di creare un suo Stato personale a nord della Toscana. Probabilmente ideò e progettò la Fortezza della Brunella non potendo averla realizzata in così breve tempo: l’opposizione dei Malaspina, di Genova e Milano, spingerà Giovanni a rivendere il feudo col sollievo delle popolazioni dei feudi vicini che avevano patito distruzioni e rappresaglie.
Nel 1543, Aulla verrà acquistata dal banchiere Adamo Centurione, legato ad Andrea Doria, e alla ricca famiglia genovese si deve la costruzione della fortezza, la dotazione di artiglierie, ma anche il rifacimento in forme barocche dell’abbazia ed il dono delle reliquie di san Severo martire.
Poi Aulla tornerà ai Malaspina di Podenzana nel 1706, quindi agli Estensi che, con Francesco IV costruiranno il palazzo detto Centurione, fino all’unificazione d’Italia.
La città di Aulla è stata messa a dura prova dal secondo conflitto mondiale e per questo motivo ha ricevuto la Medaglia d’oro al Valor Civile e il titolo di Città. Sempre a causa della guerra e dei bombardamenti, molto dell’antico borgo di Aulla è andato perduto.
Firma il riquadro dedicato al terzo settore sul tuo modello per la dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, CUD).
Indica il Codice Fiscale della Pro Loco Città di Aulla:
90018700451